Racconti: Test in Single Blind

di Giancarlo Manfredi

Antefatto   Il riflesso delle stelle vorticava sulla visiera polarizzata del casco, mentre l'ombra della solitaria figura in tuta spaziale si allungava velocemente sulla superficie silicea. All'orizzonte della piccola luna stava sorgendo, meravigliosa e terrificante, una perfetta anomalia stellare.   – Sono spiacente, Gwen, ricordo perfettamente che m-mi hai ordinato di non interagire vocalmente, m-m l'asteroide ha appena superato il punto di non ritorno: stiamo precipitando verso la singolarità. Pensavo potesse interessarti. La voce risuonò acuta negli auricolari e, una volta di più, la donna pensò che i programmatori si fossero veramente superati: l'uso sapiente delle esitazioni ed il tono stesso simulavano perfettamente il panico... - Leggi l'articolo


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Bah. Leggibile ma poco interessante, abbastanza scontato.
Poi l’effetto relativistico dovuto alla gravità sarebbe il contrario, un ipotetico osservatore esterno vedrebbe Gwen rallentare mente Gwen vedrebbe il resto dell’universo accelerare. Un minuto del tempo soggettivo di Gwen corrisponderebbe a giorni o anni del resto dell’universo.