Un racconto di protofantascienza italiana.
di Egisto Roggero
La festa da ballo era al colmo della sua ebbrezza. Tra i cespi di fiori che trasformavano le splendide sale in altrettante serre luminose, correva una vampa ardente di febbre e di voluttà, sotto il fulgore delle lampade elettriche… Il mio amico mi susurrò: — È quello là, vedi, il dottor Bernus! E me lo indicò. Era un bell’uomo, ancor giovane, irreprensibile, dalla nera barba a punta. Appoggiato ad un pilastrino di marmo, sormontato da una meravigliosa dracena grandifoglie, egli teneva distratto lo sguardo nella sala rifulgente di belle dame, di luci e di profumi. — Egli è il mago moderno – mi andava continuando all’orecchio il mio amico mentr’io, inesplicabilmente attratto, tenevo fisso su di lui... - Leggi l'articolo
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