Interessante film su criminali dell’Estremo Oriente, dove il protagonista è un sicario al soldo dei cattivi. OCCHIO agli spoiler….Fallisce però nella sua missione in Giappone (lui è residente a Taiwan); anzi, salva per un pelo la pellaccia e si rifugia nei bassifondi di Tokyo, in una baracca, assieme a umanità varia ed emarginata. Entra in contatto con un bambino e la madre, una drogata; mentre si cura le ferite trova persone che l’aiutano e scoprono in lui un inatteso cuoco coi fiocchi, tanto da preparagli, in seguito, un baracchino mobile col quale il nostro protagonista fa da mangiare in centro. Poco prima della ripartenza, dovrà fare i conti però con la mala locale, e sarà una strage catartica. Questo a grandi linee è un cenno alla trama, che ovviamente è molto più elaborata di così, ci sono spiegazioni un po’ per tutto quello che ho descritto, e non accenno poi al finale, che è certamente top. Il film è molto interessante, gli darò un sette, ha una buona storia, a volte pure un po’ cruda, ha un cast molto in palla, delle belle musiche e dei bei momenti. Volutamente non ho usato sottotitoli per i discorsi in giapponese, in quanto lo stesso protagonista non sa quella lingua…beh, il tutto funziona molto bene, il senso di straniamento del protagonista si trasferisce così, meglio, allo spettatore. Film di super nicchia, per non dire d’essai, partecipò senza fortuna al Festival di Berlino, ora mi pare sia rintracciabile su Amazon.
Sì, “parlano italiano” solo tra Taiwanesi, ma i giapponesi non sono doppiati e mi è andato bene così…non li capiva il protagonista, e non li ho capiti io, tranne alcune poche parole. Però, strano a dirsi, il senso è chiaro…curioso.
Si è persa la magia dei primi due, ma questo quarto capitolo si difende, i momenti di noia sono pochi e spariscono abbastanza presto, c’è ritmo, c’è una storiella divertente, alcuni momenti sono al top (la rapina a “Hogwarts”, cioè alla vecchia scuola), i personaggi sono azzeccati, tra questi sia il nemico, sia il figlio (questo è il vero protagonista, per me), ma anche la preside, e non dimentichiamo i Minions; insomma, io sono per la sufficienza piena. Il film prosegue, economicamente, la tradizione degli altri 3: quella cioè dei successi pazzeschi. Questa “cosina” di film ha sfiorato il miliardo di incasso (primo in Italia negli incassi settimanali, ovvio); nel complesso il “franchise”, compresi i film sui Minions, non è costato neanche mezzo miliardo in tutto, ed ha incassato 5,5 miliardi di dollari (circa). La critica è rimasta freddina su questo ultimo capitolo; il grande pubblico non si è entusiasmato ma è accorso.
Piccolo corpo
Film su una credenza nata ai primi del 900 ai limiti dell’ eresia. Tipica di tutto l’ arco alpino.
Film da due soldi, ma ben fatto.
Drammatico e commovente.
Some Like It Hot (A qualcuno piace caldo)
Leggendo Blonde e non avendo mai visto un film con Marilyn in originale mi sono messo a cercare qualcosa.
Su RAIPlay c’era Niagara, ma era in italiano, così ho ripiegato su questo.
Divertente, invecchiato anche abbastanza bene.
Uno dei film di Billy Wilder così perfetto che nessuno ha mai cercato di farne un remake (o, se l’hanno fatto, non se ne ha memoria perché annichilita dal ricordo dell’originale)
Anora ritorna ai cinema soprattutto per questo, credo, o anche per questo…
AGGIORNAMENTO OSCAR a due settimane circa dall’evento.
Migliore Film
E’ realtà, come mi suggerisce ***: Anora è passato in testa ed è ora tutto da vedere, resta in corsa staccato di poco The brutalist . Sarebbe certamente clamoroso.