L’orrore nei campi e nei boschi (e altrove)

Il termine “folk horror”, usato originariamente per indicare oggetti disparati come i romanzi di Nathaniel Hawthorne, film come The Wicker Man e serie per ragazzi come Prigionieri delle Pietre, è diventato estremamente popolare nell’ultima quindicina di anni – caratterizzandosi prima come un (sotto)genere tipicamente britannico della narrativa del terrore, per poi venire riconosciuto come una modalità narrativa comune a tutte le letterature e le cinematografie del mondo, ed infine abusato – esattamente come noir, o pulp, o grimdark – al fine di vendere quanti più pezzi possibili a un pubblico tanto ignorante quanto affamato di novità.


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