Il libro della giungla

Il libro della giungla

Titolo: Il libro della giungla
Titolo originale: (Titolo originale, eventualmente) Il libro della giungla
Serie:
Autore: Rudyard Kipling
Editore: N/D
Genere:
Lingua Edizione:
Data d’uscita: 1894, ma da noi nel 1903
Pagine: 178
ISBN: 9791280520005

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Sinossi:

Il libro della giungla (The Jungle Book) è una raccolta di storie, opera dello scrittore inglese Rudyard Kipling nel 1894. La maggior parte dei personaggi sono animali come la tigre Shere Khan e l’orso Baloo, anche se un personaggio principale è il ragazzo o “cucciolo d’uomo” Mowgli, che viene allevato nella giungla dai lupi. Le storie sono ambientate in una giungla in India; un posto menzionato ripetutamente: “Seonee” (Seoni), nello stato centrale del Madhya Pradesh. Uno dei temi principali del…

Opinione:

Kipling l’avevo molto apprezzato in KIM, e dunque sotto con questo, che poi era precedente cronologicamente, scritto quando il nostro non aveva neanche 30 anni. Non è il caso di ricordare la vita dell’Autore, nato nella colonia Indiana (in India), vita avventurosa, gran viaggiatore, nazionalista, premio Nobel, etc etc.

Il libro. Prima sorpresa, sono due libri. Questo mi capita in entrambe le edizioni che ho in casa. Il libro della giungla e a seguire Il secondo libro della giungla, che l’editore gli fece scrivere rapidamente, dato l’enorme successo del primo volume. Seconda sorpresa, Il libro della giungla occupa circa metà del testo del primo volume, dunque è un romanzo breve. Il resto sono racconti e qualche poesia. Terza e ultima sorpresa, ma si fa per dire, il romanzo è diverso in molti punti dal celebre cartone animato Disney del ‘67. I personaggi ci sono tutti e sono abbastanza simili a quelli del cartone animato (e sono quelli alla base dello scoutismo mondiale): Mowgli, Baloo, Bagheera, la tigre Shere Khan, il serpente Kaa, etc…

Mowgli viene cresciuto dai lupi, con la tigre che gli promette di mangiarselo, fin da subito (ma appunto, è protetto dai lupi, oltre ovviamente da Baloo e Baghera, che si offrono di crescerlo). Entrambi questi ultimi si impegnano e lo crescono benissimo, insegnandogli tutti i linguaggi della giungla. La tigre intanto trama perchè il vecchio lupo a capo del branco venga spodestato, e perchè il branco cacci Mowgli, per poi mangiarselo. Il vecchio lupo perde, fallisce durante una caccia, ed è dunque destinato ad essere ucciso dal branco, ma Mowgli nel frattempo era andato a prendere il fuoco, di nascosto, nel villaggio vicino. Alla grande riunione i lupi decidono come aveva sperato la tigre Shere Khan; è però decisivo l’intervento col fuoco di Mowgli, che ustiona il felino, disprezzandolo e promettendogli di scuoiarlo, un giorno. Mowgli ne ha anche per il branco di lupi, che tratta malissimo, li paragona a cani rognosi (vado a memoria), ne ustiona pure alcuni, e decide di lasciarli e andare nel villaggio degli umani (e decide di lasciare a capo il vecchio lupo).

A questo segue un capitolo, un flashback, in cui Mowgli si fece infinocchiare dalle scimmie, viste nel libro come cretine, folli, imprevedibili, odiate da tutti. Viene catturato da queste; verrà liberato da Baloo, Baghera e con l’aiuto del pitone Kaa, tradizionale nemico delle scimmie.

Di seguito si segue la vita di Mowgli nel villaggio, col ragazzino che prende in giro i saggi del paese, quando questi raccontano storie della giungla, dicendo che sono tutte cazzate, e che lui sì, sa bene le storie della giungla, lui. Ogni tanto va di nascosto ai bordi del villaggio, dove alcuni suoi fratelli lupi lo incontrano per dirgli le ultime notizie.

Saputo che la tigre è là fuori che lo cerca, fa un bel piano e mentre conduce al pascolo i bovini fuori città, li sprona di modo che la tigre, finita in una gola senza via di fuga, venga poi calpestata a morte dal branco di bovini. Quindi come promesso procede a scuoiarla. Temuto ora dagli abitanti del villaggio, che lo vedono come uno spirito implacabile, torna dai lupi, ma solo per fare loro vedere la pelle della tigre e abbandonarli, decidendo di andare per i fatti suoi.

Una storia insomma che Disney cambiò molto e che in originale avrebbe prodotto incubi a generazioni di bambini.

Una bella storia, il romanzo si divora rapidamente. I successivi racconti mi erano apparsi in un primo momento come roba da bambini, ma mi sbagliavo. La foca bianca, basato su una foca, appunto, è molto bello; Rikki Tikki Tavi, su una mangusta, è ancora più bello; Toomai degli elefanti è minore, ma non male; Al servizio della Regina, con gli animali dell’Esercito, mi ha invece annoiato. Le poesie sparse qua e là non mi sono sembrate interessanti.

Volume che merita, consigliato.

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