I classici del fantasy: La fonte ai confini del mondo (The Well at the World’s End, 1896) di William Morris

Assemblando elementi di romanzi mitologici, saghe medievali, celtiche e nordiche, poemi cavallereschi, testi teosofici e mistici, Morris racconta la storia di Peter, re di Upmeads, e dei suoi quattro figli: Blaise, Hugh, Gregory e Ralph. I principi hanno sete di avventure, e il sovrano, dopo mille richieste, concede loro di partire, tranne che a Ralph, il figlio più giovane, costretto a rimanere a casa per assicurare alla corona almeno un erede. Ralph, però, desideroso di scoperte, non rinuncia al suo sogno e fugge di nascosto intraprendendo un lungo viaggio, costellato di innumerevoli peripezie, attraverso terre incantate e perigliose. Sarà in una di queste avventure che il giovane principe verrà a conoscenza di una sorgente leggendaria, la Fonte ai confini del mondo, nota per i suoi poteri: dona la vita eterna a chiunque beva dalle sue miracolose acque, è in grado di guarire ogni ferita, incontrare l’amore e rendere più forti e più saggi. E, senza indugio alcuno, il principe decide che la troverà e porterà alle sue labbra il calice della saggezza e dell’eterna giovinezza…


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