Chiuso il terzo ottobre più caldo del secolo / millennio.
Oggi piove e ho pure fatto partire il riscaldamento.
Chiuso il terzo ottobre più caldo del secolo / millennio.
Oggi piove e ho pure fatto partire il riscaldamento.
Dunque, bBestia che stamattina alle 5:30, mentre mi preparavo a uscire, annunciava tifoni e maremoti lungo la Martesana, con venti forza Hulk.
Esco e spira un venticello leggero, c’è una pioggerella fine e, bardato come un palombaro, arrivo in ufficio pressoché asciutto.
Boss locale che, mentre inizia a piovere consistente, invita a tornare a casa in pausa pramzo, perché lui ha visto maremoti, a Milano, che lèvati. E quindi alle 13, con pioggia scrosciante, sono a cavallo della bici, e pedalo incurante delle occhiate di compatimento di chi incontro.
Per le 14:15 sono in casa. Grande delusione per i copriscarpe cinesi: ho i piedi zuppi. Il resto, però, ha tenuto abbastanza, contando tutta l’acqua che ho affrontato. Posso comunque testimoniare che la Martesana non ha esondato - anzi, era almeno un metro sotto il livello di guardia - e che le uniche pozze profonde erano chiaramente il frutto di tombini intasati.
Per le 17:00 ha smesso di piovere, e non piove nemmeno ora da allora. Fossi rimasto in ufficio, non avrei preso nemmeno una goccia d’acqua.
Per domani - avvisano - sono previsti venti epocali.
Non so se fidarmi.
Ho visto allerta rossa sul Friuli e in parte anche in Veneto, speriamo che da te vada meglio. Ma non essere imprudente.
Domani vado, ti saprò dire
Io ho pure tirato dentro una pianta, che era su un davanzale, ma alla fine dela fiera qua a Padova vento zero. Pioggia ok, e tanta, ma normale, nulla di che, almeno in zona, certo.
Stamattina pure, vento zero. Boh, magari arriva dopo.
Sul monterosa vedo un po’ di luce, qui nuvole, ma non spesse come ieri. MI sa che c’è una tregua.
Stamattina, pioggia e vento. Praticamente era come essere in barca, tra tratti allagati (per tombini otturati) e venti di bolina. Ora però è tutto tranquilllo.
Stamattina monsone su Saronno. Da casa alla stazione non è bastata mantella impermeabile e ombrello… e alle 1100… sole
in compenso alle 19, sempre a Saroono, è caduto un albero in strada tutto per conto suo
Tirava anche vento, ne ho visti così di ombrelli abbattutti lungo la via. Ero vestito da sub, ma poi ho dovuto mettere i pantaloni da viaggio su un fan (acceso apposta) per farli asciugare nonostante i copri suddetti impermeabili: ne scendeva tanta che non c’era storia, un po’ trovava la, strada per entrare. Ma io avevo il cambio.
Al rirorno ho visto qualche ramo a terra e forse una pianta sdraiata in martesana (non sulla via). Erano di più le bici abbattute: due mi son fermato a soccorrerle, rimettendole in piedi accanto ai pali a cui erano legate.
All’andata, comunque, ho incrociato 6 colleghi in bici (contro i 50 di media quotidiana a quell’ora), quattro runner (di cui uno rigorosamente in pista ciclabile) e due matti in monopattino elettrico, che non so come abbiano passato certi guadi con acqua profonda anche 20 cm.
Globalmente, come prevedibile, si piazza al primo posto, e non solo di questo secolo:
Colpisce in particolare che sia stato di “1,7 gradi più caldo della media degli ottobre del periodo tra il 1850 e il 1900”, prima dell’effetto delle emissioni di gas serra dell’umanità. Il 2023 sarà probabilmente l’anno più caldo mai registrato.
Ho visto un film l’altro gg, The age of stupid, ambientato nel 2055, quando la società per come la conosciamo è ormai completamente crollata. Il protagonista è uno sceinziato davanti al computer, che riguarda vari filmati dell’epoca passata, e continua a chiedersi come cavolo abbiamo fatto a permettere tutto questo.
Il film pecca un po’, perchè è del 2009 e dà largo spazio agli avvenimenti fino a quel momento, alcuni dei quali oggi ormai dimenticati o quasi.
Ma la sensazione che dà, nel 2055, è che sarebbe bastato unire i puntini (ovvero, dai fatti avere un quadro più generale) e si sarebbe vista bene la figura che emergeva, cioè l’Apocalisse.
Il tutto è ovviamente di parte, chiaro, salta alle conclusioni e arriva a vari passaggi senza forse un necessario percorso logico, ma insomma in definitiva l’immagine che ne risulta è quella dell’Umanità alla pari dell’animaletto nella pentola, che se aumenti pian piano il fuoco sotto, neanche se ne accorge, poi l’acqua bolle, e allora buonanotte.
Nel catastrofico ricordo degli anni fino al 2055, passano le immagini fittizie della temperatura record regsitrata in una giornata (61°) non so dove, delle decine di milioni di persone emigranti per mancanza di acqua, di cibo di casa, con conseguente tracollo delle istituzioni occidentali, con vaste aree, sempre nel nostro Occidente, sommerse o desertificate, con le alte montagne diventate zone molto piacevoli, sempre verdi e caldine, o dell’ultima gara di sci svolta sulle Alpi et so on.
Un filino ansiogeno, però questo è.
A proposito di questo, ha fatto molto effetto il mese scorso vedere le ruspe frantumare parte del ghiacciaio del Teodulo, nei pressi del Cervino, per preparare la pista delle gare di sci di inizio stagione:
Si dirà che è nulla rispetto a quanto si perde a causa della fusione dovuta al riscaldamento globale, ma la dice lunga su quali siano le priorità: the show - and the business - must go on.
Qui ancora una ventina di gradi, umidità elevata. Pioggia in arrivo dopodomani.
Favonio, 20 gradi
Anche oggi una ventina di gradi di massima. C’è di buono che in questa situazione il riscaldamento condominiale non è stato ancora acceso.
Anche al norde temperatura sopra la media
Sì, però oggi una collega gelava: stava in ufficio col cappotto,. Apposta l’andavo a trovare in T-Shirt, per chiederle se aveva davvero tanto freddo. Come ogni donna che si rispetti, ha minacciato di farmi sentire la temperatura della sua mano blu - sono scappato di corsa.
Roba da matti:
Io so che in qualunque modo mi vesta la mattina per spostarmi a Milano… ora che viene pomeriggio, è il modo sbagliato
Oggi qui ancora 19 gradi di massima, ma i prossimi giorni dovrebbe finalmente arrivare un po’ di freddo.